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Epifania sulla Majella: dal borgo degli scalpellini al presepe vivente di Rivisondoli

Epifania sulla Majella: dal borgo degli scalpellini al presepe vivente di Rivisondoli

Epifania sulla Majella: dal borgo degli scalpellini al presepe vivente di Rivisondoli

1° Giorno Arrivo a Camerano e visita guidata alle grotte labirintiche scavate nell’arenaria. Una città sotterranea dal fascino fiabesco che conserva ancora oggi segni decorativi, bassorilievi, fregi e simboli religiosi che evocano un passato intrinseco di mistero.
La rete sotterranea ci guida alla scoperta di un mondo che ha avuto origini medievali con il passaggio dei templari e che nei secoli ha ospitato i francesi durante il regime napoleonico, ha dato  luogo a riunioni segrete nel periodo della Massoneria-Carboneria fino ad essere stato adibito ad uso difensivo durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.

2° Giorno Partenza per il Parco Nazionale della Majella insignito nella lista del Patrimonio UNESCO lo scorso aprile 2021 grazie all’elevata geo-diversità del territorio abruzzese.
Un parco di montagna affacciato sul mare dove attraverso una guida esperta si potrà ammirare le bellezze incontrastate della Valle Giumentina e dei suoi scavi archeologici che ripercorrono la storio dell’uomo preistorico in Europa. L’Ecomuseo del Paleolitico, il più importante in Italia e il secondo in Europa, con la presenza dei Tholos, preserva il contesto archeologico fino al medioevo e la vita dei pastori durante la costruzione di queste capanne in pietra secca che servivano come ricovero pastorale durante il periodo della transumanza.
Pranzo presso l’Agriturismo Tholos caratteristico proprio per la sua conformazione che richiama l’antica capanna e dove si possono degustare piatti agropastorali in modo del tutto originale.

Nel pomeriggio, visita a Lettomanoppello, il borgo degli scalpellini, definita la “Carrara d’Abruzzo”.
La guida renderà magico il percorso tra le rue e i vicoli di un luogo interamente costruito con la pietra bianca della Majella e dove ogni abbellimento o vezzo del paese porta con sé il tratto distintivo dello scalpellino che l’ha realizzato.
Si proseguirà con la visita all’antico laboratorio di Gennaro D’Alfonso, ultimo mastro scalpellino che ci porterà alla scoperta dell’arte della lavorazione della pietra e delle mani che hanno storie da raccontare. Laboratorio esperienziale della pietra bianca con martello e scalpello.

3° Giorno Visita alla città di Campli, uno dei borghi più belli d’Italia nonché 6° classificato al borgo dei borghi. Attraversando la via principale del paese, non si potrà non ammirare la Casa del Medico e dello Speziale, un maestoso palazzo che in origine era un luogo di culto religioso diventando poi sede di un’abitazione nobiliare. Il loggiato e gli splendidi cortili al suo interno, la rendono un luogo fuori dal tempo e ricca di estremo fascino. Pranzo in hotel e nel pomeriggio viaggio alla scoperta di Rivisondoli, il piccolo borgo stellato che si anima il 5 gennaio dei personaggi della natività di Gesù.
Uno spettacolo senza precedenti che ogni anno celebra il presepe vivente illuminando la storia del paese: la magia del periodo natalizio rende unico un luogo incastonato tra le montagne abruzzesi portando il visitatore tra i meravigliosi vicoli del borgo a vivere il presepe da “attore”.

4° Giorno Sosta ad Offagna, borgo medievale riconosciuto come uno dei più belli d’Italia con il torrione e la Rocca costruita a cavallo tra Medioevo e Rinascimento che dominano il paese dall’alto affacciandosi sul meraviglioso promontorio del Conero.
Il borgo si caratterizza per le numerose opere di ingegno architettonico di Andrea Vici, collaboratore del famoso Vanvitelli e che oggi danno un tocco di abbellimento ornamentale e di splendore alla città di Orfagna.
Appuntamento imperdibile con la crescia, una specie di piadina sottile preparata con ingredienti segreti e poi cotta alla brace. Si accompagna volentieri con le “foie de campo” un mix di erbe raccolte nelle campagne vicine o affettati come il ciauscolo, tipico salame locale dalla tenera spalmabilità e con un buon calice di Lacrima di Morro d’Alba.